L’assemblea di “Genova for yachting”, un cluster che chiude il 2023 con 550 milioni di euro di giro d’affari, 2.700 occupati, e 79 mila giornate di permanenza per gli yacht sotto i 50 metri, mentre calano i traffici delle unità oltre 75 metri.
Il comparto della nautica professionale genovese – dai cantieri alle marine, dai servizi di agenzia e professionali, alle aziende di forniture tecniche – presenta i numeri per documentare il suo peso e chiede spazi e attenzione.
I numeri dello studio presentato da The European house – Ambrosetti nell’assemblea pubblica di “Genova for yachting” dicono che la nautica dei grandi yacht a Genova nel 2022 ha ripreso a correre e le stime del 2023 confermano ancora valori in aumento, anche se la crescita è concentrata sulle unità entro i 75 metri, mentre diminuisce oltre i 75 e i 90 metri, il segmento che nel mondo sta crescendo di più.
I numeri: nel 2022 il giro d’affari lungo tutta la filiera (+50% sul 2021) è salito a 512 milioni di euro, con 2.500 occupati, con un contributo al Pil ligure stimato in 181 milioni di euro, 1.800 le toccate di yacht e quasi 70 mila le giornate di permanenza fra marine e cantieri, 12 mila membri di equipaggio che hanno vissuto in città nell’arco dell’anno. Il 2023 si chiuderà con 550 milioni di euro di giro d’affari, 2.700 occupati, e 79 mila giornate di permanenza per gli yacht sotto i 50 metri, mentre calano i traffici delle unità oltre 75 metri.
“I dati sono tornati ai livelli pre covid, i segnali sono tutti molto positivi, sia per il 2022 come dati che sul 2023 come proiezioni – dice Giovanni Costaguta, presidente di “Genova for yachting” – L’associazione è in crescita, così come il mercato a livello globale, e stiamo intercettando un buon numero di barche.